Vi accorgereste davvero della sostituzione degli ammortizzatori su una vettura che guidate tutti i giorni, anche se non presentano perdite o rumorosità?
È un argomento molto dibattuto, non solo tra gli utenti della strada ma anche tra i meccanici stessi. Si sono spese negli anni milioni di parole ma ancora oggi in pochi comprendono davvero l’importanza di sostituzioni regolari, e non solo in occasione di cedimenti o danni.
Ne abbiamo discusso con Matteo Turolla, responsabile Technical & Operational Marketing Support di KYB Italy. Ricordiamo che KYB è tra i principali produttori di ammortizzatori per il primo equipaggiamento nella produzione di auto, veicoli commerciali, moto e scooter in tutto il mondo, forte di oltre 100 anni di esperienza. Il 25% delle vetture prodotte nel mondo ed il 44% delle due ruote montano sospensioni KYB.
Anzitutto benvenuto Ing. Turolla, vorrebbe anticiparci qualcosa?
Ogni giorno le nostre vetture ci accompagnano negli spostamenti, brevi o lunghi che siano. Giriamo la chiave, il motore si avvia e chilometro dopo chilometro impariamo a conoscerle, a prevederle. Adattiamo costantemente ed inconsapevolmente il nostro stile di guida a quelle caratteristiche che col tempo evolvono e soprattutto si modificano con l’invecchiamento di alcuni componenti fondamentali. La sostituzione di alcuni di essi, però, non è spesso prevista dal piano di manutenzione ordinaria.
Sapevate che anche a soli 80.000km un ammortizzatore di primo equipaggiamento non potrà più comportarsi come il costruttore della vettura lo ha progettato? A questo chilometraggio, le delicate valvole al suo interno hanno frenato l’olio idraulico che le attraversa già 75 milioni di volte, rendendole più fragili e morbide. Non potranno controllare il flusso dell’olio come facevano da nuove, compromettendo l’efficacia smorzante dell’ammortizzatore. Raggiunti i 180.000km un ammortizzatore può aver ridotto la sua efficacia anche dell’80% rispetto ad uno nuovo. Sono gli ammortizzatori a mantenere il contatto delle ruote con la strada – anche gli pneumatici più prestazionali non potranno garantire una accelerazione controllabile, spazi di frenata ridotti e sicurezza in curva, se non lavorando insieme ad ammortizzatori perfettamente efficienti.
Oggi vorremmo dimostrare tutto questo a due utenti della strada, Federico e Susanna, due persone con esigenze e sensibilità di guida totalmente diverse ma che guidano vetture identiche. Un tuffo nella vita reale insomma, dimenticando per un attimo la pura teoria ridondante che ormai, diciamocelo, ha davvero stancato.
Buongiorno Federico, buongiorno Susanna, cosa ci raccontate di Voi e delle Vostre auto?
Susanna: Ciao! Ho 49 anni, lavoro come impiegata e guido la mia Smart ForTwo 700cc tutti i giorni; ha poco meno di 100.000km quindi sono convinta che sia ancora perfettamente in forma.
Federico: Buongiorno! Ho la stessa età di Susanna e sono titolare di una autofficina. Utilizzo la mia Smart ForTwo 700cc per recarmi in officina. Per la famiglia possiedo una Toyota RAV4 Hybrid; con la Smart ho superato i 180.000km, certo l’auto non si comporterà come il primo giorno ma secondo me gli ammortizzatori hanno ancora molto da dare. Si guida ancora molto bene.
Ci apprestiamo a sostituire gli ammortizzatori con un set completo fornito da KYB, produttore premium e tra i maggiori fornitori del primo equipaggiamento mondiale. Pensate che 1 vettura su 5 nasce con ammortizzatori KYB di serie. Cosa Vi aspettate?
Susanna: Sono davvero curiosa!
Federico: Non sono certo che noterò differenze sostanziali, non ho grandi aspettative; l’auto va davvero bene già così com’è.
Come procederemo, Ing. Turolla?
Il primo passo sarà far provare ad entrambi l’auto dell’altro, vista la grande differenza di chilometraggio. Poi provvederemo a sostituire gli ammortizzatori, i kit di protezione ed i supporti sull’auto con il chilometraggio più elevato, facendola provare nuovamente ad entrambi di modo che possano sperimentare immediatamente il nuovo comportamento dinamico di una vettura con 180.000km ma ammortizzatori nuovi. Questo permetterà inoltre di confrontare le caratteristiche di un assetto nuovo con quelle dell’assetto che ha percorso 90.000km ancora installato sulla vettura di Susanna. Infine installeremo i nuovi ammortizzatori anche sulla Smart meno chilometrata. Ne vedremo delle belle, Ve lo posso garantire. Le dimensioni davvero ridotte delle Smart affidano un ruolo molto importante agli ammortizzatori per garantire un assetto piatto ad una vettura congenitamente molto più reattiva dato il passo ridotto.
Bene Susanna e Federico, abbiamo installato i nuovi ammortizzatori sulla vettura di Federico, e l’avete provata entrambi sia prima che dopo. Che ne pensate?
Susanna: Lo confesso, provando l’auto di Federico non ho voluto infierire ma ho subito pensato che non potesse essere identica alla mia. Sulle buche, sui dossi, avevo la sensazione che qualcosa stesse per cedere. Solo riprovandola con i nuovi ammortizzatori riconosco un comportamento più simile alla mia auto, ma l’impressione è che ora sia più precisa e meno rumorosa della mia. La cosa, lo confesso, mi fa un po’ invidia!
Federico: Ammetto di dovermi rimangiare tutto quello che ho detto poco fa… ero talmente abituato ormai a quest’auto che non mi rendevo conto di quanto avesse perso in precisione e direzionalità. In frenata poi, specialmente in curva, ho sempre associato la scarsa stabilità al passo davvero molto corto: è evidente che mi sbagliavo. Ora è davvero tutto un altro guidare. Posso solo immaginare sul bagnato quanto l’auto si mostrerà meno imprevedibile, noto già da subito che l’intervento dell’ESP è molto meno frequente e decisamente meno invasivo sullo sconnesso ed il pavè.
Eccoci ancora qui, abbiamo installato i nuovi ammortizzatori anche sulla vettura di Susanna. Cosa ci raccontate?
Susanna: Non me lo sarei davvero aspettato! L’auto si guida benissimo. Non che prima andasse male, ma guidarla tutti i giorni sicuramente non mi permetteva di essere obbiettiva. Solo ora posso dire che la differenza si sente, anche se gli ammortizzatori che abbiamo sostituito avevano “solo” 90.000km
Federico: La differenza è evidente. Ora le due auto sembrano davvero identiche nella guida. Più precise, più stabili, più controllabili. Non avrei mai pensato ad una differenza così evidente, e di certo da oggi suggerirò alla mia clientela una sostituzione preventiva degli ammortizzatori anche se visivamente ancora in ordine. Ho clienti da 60.000/70.000km l’anno con vetture anche sopra i 200.000km che non hanno mai sostituito gli ammortizzatori, ma evidentemente non immaginano quanto questo intervento possa essere incisivo.
Federico, dato che hai sostituito tu stesso gli ammortizzatori sulle due auto, vuoi aggiungere qualcosa?
Certo! Quando abbiamo smontato gli ammortizzatori dalla mia Smart, abbiamo scoperto che le ralle anteriori mostravano segni di infiltrazione e non scorrevano liberamente. L’Ing. Turolla aveva previsto la sostituzione insieme agli ammortizzatori dei supporti con relativi cuscinetti ed i soffietti, per un lavoro davvero completo; accortezze su cui sono concorde. Quello che non mi aspettavo era di trovare tracce di ruggine sulle molle, evidentemente dovute al sale disperso sulle strade d’inverno. Fortunatamente KYB ha provveduto a fornirmi anche quattro nuove molle, specificandomi che sono prodotte da KYB stessa nel suo stabilimento europeo, e non da terzi chissà dove.
Per coerenza abbiamo sostituito supporti, parapolvere e molle anche sull’auto di Susanna, anche se le molle sembravano ancora in condizioni accettabili.
Ing. Turolla, come commenterebbe questa giornata?
Direi un vero trionfo! Siamo riusciti a svincolarci dalla mera teoria che tutti ormai raccontano allo stesso modo, giocando a chi scrive slogan più d’effetto e puntando alla forma, dimenticando la sostanza. KYB nasce nel 1919 e gli oltre 100 anni di storicità sono un biglietto da visita importante, ma la voce di chi mette le mani sul volante ha tutto un altro valore. Mi occupo personalmente delle pubblicazioni tecniche e tecnico-commerciali ed amo definirmi un “formatore per passione”, ma qui ho voluto lasciar parlare l’utente finale, che ha bisogno di toccare con mano quello che gli viene spiegato.
Confido che l’esperienza di Susanna e Federico possa essere illuminante per chi se ne interesserà, comprendendo quanto un intervento come la sostituzione degli ammortizzatori e dei loro accessori con prodotti nuovi e soprattutto di qualità sia importante per una guida sempre piacevole e soprattutto sicura.